FISIOTERAPIA LOCARNO / CURACELL TN PARAMEDICAL
ERNEST SCHOENMAKER
Fisioterapista dipl. e ric. C.R.S., Naturopata dipl. NVS, Posturologo RPG
Terapista Biorisonanza dipl. SEBIM (Svizzera) ric. CM
Terapista Complementare Autorizzazione Cantonale
dipl.Heilpraktiker mit Kantonale Bewilligung
Consulente ind. per tecnologie fisicali & para-medicali
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BIORISONANZA per incidente con sostanza neurotossico


Caso di trattamento a seguito di incidente tossico per morso da Vipera Aspis Atra

In questo articolo viene descritto un caso particolare di un incidente con una sostanza neurotossica ed il trattamento con la terapia della Biorisonanza per i sintomi di:paresi, paralisi, dolori e problemi d'accomodazione oculare, a seguito di un morso da Vipera Aspis Atra.
La Vipera Aspis Atra è un serpente che vive in diversi luoghi nei campi delle nostre valli Svizzere quindi anche in Ticino.
La Vipera Aspis Atra ha un veleno heamotossico, vuol dire che per sopravvivere uccide la sua preda (piccola).
L'uomo, se morsicato da una tale vipera, può avere dei severi sintomi, come in questo caso descritto, paresi e paralisi. Questi morsi sono da classificare nella specifica tabella di tossologia per morsi da vipera classe 2. I sintomi, presenti immediatamente dopo il morso sono: paresi, paralisi, dolori e sono da trattare immediatamente con un antidodo intravenoso nel reparto cure intense e stare sotto osservazione per 24 ore.
Quasi sempre l'analisi del sangue non mostra anomalia dei parametri. Purtroppo questo inganna poiché i sintomi possono essere invalidanti, sono molto chiari e sono da consi-derare da incidente tossicologico.
A causa di pochi casi di tali incidenti, il personale medico non prende decisioni e misure mirate ed educanti.
Il caso qui sotto descritto, mostra una intensa ricerca con due importanti scoperte.

Nel novembre del 2010 un paziente si è presentato con un morso da Vipera Aspis Atra, avvenuto al Piano di Pecca in fondo alla Vallemaggia.

Il paziente racconta che l'animale sembrava un bastone nero uscito da una balla di fieno. Si trattava invece di una Vipera Aspis Atra la quale aveva morso la sua caviglia sinistra giusto sopra il Malleolo. Immediatamente il paziente aveva sintomi di choc, freddo e brividi. I muscoli del collo sulla sinistra e l'occhio mostravano paralisi. Pure la gamba sinistra mostrava paralisi, movimenti non controllabili ed il ginocchio cedeva in continuazione. I muscoli degli occhi mostravano pure effetti di paralisi e problemi di convergenza. Il paziente vedeva doppio. Oltre ciò si era abbassata la vista. In pratica l'accomodazione della lente era molto diminuita ed il paziente, già portatore di occhiali, ha dovuto fare a seguito del morso, nel mese di agosto 2010, un controllo della vista e entro fine novembre 2010 cambiare due volte gli occhiali.
L'insieme dei sintomi di choc, paralisi di muscoli, brividi di freddo con dolori e paralisi della gamba, caviglia e rene sinistro, in più la diminuzione della vista, i problemi di convergenza, in medicina vengono classati nella classe 2 dei sintomi di morso di vipera.
Ciò vuol dire, sintomi da trattare medicalmente con un antidodo, che consiste in anticorpi e antigeni che un cavallo produce dopo un morso o infiltrazione con veleno della Vipera Aspis Atra.
Il paziente dopo due settimane dal morso è andato dal medico, il quale però non ha classificato i sintomi in classe 2. Quindi non ha ordinato o dato un antidodo. Riteneva i sintomi dovuti a spavento e ha dato una medicazione ed un antidolorifico Dafalfanà e Algifor.
Il paziente è stato ancora 2-3 volte dal medico e ha ottenuto lo stesso trattamento con medicamenti antidolorifici (dopo la Biorisonanza).

- Rapporti sintomi paziente ( che indicava sintomi chiari avvenuti dopo il morso della vipera)
- Rapporto oculista (esame di refrazione, che mostrava un peggioramento della vista)
- Rapporto esame del sangue (negativo: nessun valore fuori posto)

Di seguito il paziente è venuto da me per una consultazione con la Biorisonanza.
Dopo un' anamnesi e diagnosi approfondita e primi test con la Biorisonanza con le ampolle combinate, ho iniziato il trattamento con la Biorisonanza Olistica.
Mi sono inoltre informato presso un veterinario che cosa intraprende lui in caso di morso da vipera di un animale e se applica l'antidodo.
Il veterinario mi ha spiegato che gli animali non sentono dolore o stanchezza. Il trattamento ha l'obiettivo di tenere in funzione gli organi di disintossicazione come reni e fegato, poiché è facile avere un' insufficienza epatica e renale nell'animale. L'antidodo non lo usava spesso.
Visto che con la Biorisonanza c'è la possibilità di disintossicare una sostanza (se originale) mi sono interessato di ricevere il veleno di questa Vipera Aspis Atra.
Il veterinario mi ha dato l'indirizzo di una persona la quale tiene vipere tra queste anche la Vipera Aspis Atra. In novembre le vipere vanno però in letargo e quindi bisognava attendere il loro risveglio in maggio 2011.
Nel frattempo, da un lato ho continuato con le sedute di Biorisonanza olistica, con progressi positivi ma mediocri. Dall'altro lato ho studiato le ricerche scientifiche e cliniche di centri di tossicologia di Marsiglia e Zurigo.
Dopo lo studio di varia letteratura ero certo che l'uso dell'antidodo era il tipo di trattamento più efficace e più veloce. Purtroppo l'Istituto tossicologico di Zurigo, malgrado la loro promessa di fornirmi una risposta adeguata, fino ad oggi non si sono fatti vivi e nemmeno il medico è motivato ad usare l'antidodo.

Così andavo avanti con il trattamento con la Biorisonanza olistica. Il trattamento continuava a mostrare la necessità di trattamento del metabolismo e l'assimilazione dalle vitamine minerali e di metabolismo (2° e 3° trattamento). Segnavano pure la necessità di continuo aiuto; gli organi di disintossicazione: fegato, reni, intestino. In particolare il metabolismo e l'assimilazione di vitamine minerali e dei elementi avevano bisogno di trattamento con la Biorisonanza ogni seduta, che si faceva a distanza di intervallo di 7 giorni.
Dopo una serie di trattamenti e attraverso delle informazioni raccolte dopo uno studio speciale, i minerali e oligo elementi sono rimasti stabili.
Per arrivare a tanto, sono stati eseguiti dei trattamenti per focolai; disturbi energetici nel corpo che danno disturbi energetici ad altre parti del corpo e bloccano notevolmente l'autorevole azione del corpo.
Questo è stato iniziato nel maggio 2011. Grazie a questo lo stato del paziente si è migliorato notevolmente a una risoluzione dei sintomi al 50%. I sintomi e disturbi rimasti a seguito al morso di vipera erano ancora tanti.

Durante tutto questo tempo si è fatto un'analisi da parte di uno specialista in neurologia con diagnosi dal punto di vista medico, con delle analisi più accurate p.e. con un qualsiasi test a livello di neurologia. In questo caso si trattava soprattutto di vedere lo stato di reazione dei muscoli che mostravano sintomi di paralisi.
Questi sono i valori della chronaxia e reobase:
la chronaxia fa vedere quanto è veloce a reagire un muscolo con un certo impulso elettrico e con un certo valore di voltaggio e ampere. La reobase fa vedere quanto forte reagisce un muscolo con un certo stimolo elettrico con una certa quantità di ampere.
Tutti questi tentativi da parte del paziente sono stati fatti su nostra iniziativa ed una indicazione era molto difficoltosa, anche perché il medico generico non vedeva la necessità di classificare i sintomi in classe 2 e diceva che i sintomi erano dovuti ad una reazione psicosomatica.

Poi c'è stata una svolta importante.

Nella terza settimana del giugno 2011, ho ottenuto il veleno della Vipera Aspis Atra in ampolla. Dopo il trattamento con questo veleno c'è stato un miglioramento. Purtroppo i sintomi di paralisi ritornavano ancora. Comunque il miglioramento confermava che la mia terapia era sulla via giusta.

Sono stati fatti ulteriori esami di sangue ed esami neurologici per stabilire la chronaxia e reobase.

A causa di un miglioramento solo parziale tramite uso di un po' di veleno della Vipera Aspis Atra, è sorto l'idea che si tratti di una differente famiglia di vipere.

Studiando la materia l'ipotesi si confermava che si trattava di una vipera giunta in Vallemaggia al Piano di Peccia dalla Leventina (Airolo). Questo veniva però smentito dal erpetologo. Ho quindi chiesto all'erpetologo di andare sul posto (Piano di Peccia) e di cercare una vipera e farle un prelievo del veleno, che serviva per il trattamento con BRT. Di ritorno con il veleno della Vipera Aspis Atra, lui era dell'opinione che questa sia stata incrociata con una Vipera Ammodites, visto la sua grandezza e che per sopravvivere, ha bisogno di prede grandi. Il suo veleno era heamo-tossico e pure neurotossico, il quale fa paralizzare le sue grandi prede. Questa era una valida ipotisi, visto che il paziente aveva delle paralisi che tornavano in continuo.

Abbiamo rinnovato il trattamento e dopo tre giorni fu fatto un esame neurologico. L'esito mostrava che i sintomi erano diminuiti di maniera incisiva. Non doveva più fare analisi e non aveva più bisogno del riposo pomeridiano. Il trattamento con questo veleno è stato ripetuto per quattro volte. Dopo di che il paziente non mostrava più sintomi che aveva avuto prima ed era guarito.

Questo prova la particolarità e le possibilità della terapia con la Biorisonanza.